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samaya della mente
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ENNEATIPI E CORRISPONDENZE SOMATICHE
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L'essere umano è un crocevia di impulsi:
La nostra sfida più grande è l'armonizzazione di questi tre centri: sapere quando ascoltare l'istinto, quando accogliere l'emozione e quando lasciare che il pensiero prenda il timone. Spesso i conflitti interiori nascono proprio da un'incapacità di farli dialogare, lasciando che uno domini sugli altri.
L'Enneagramma non è solo una classificazione psicologica, ma una profonda mappa che ci aiuta a comprendere come ci muoviamo nel mondo. La sua struttura fondamentale si basa su tre centri di intelligenza :
La prospettiva somatica dell'Enneagramma ci mostra come questi centri non siano solo concetti astratti, ma abbiano una risonanza fisica. Le difese più profonde, radicate nel centro istintivo, sono le più difficili da affrontare, poiché risiedono nel corpo e si manifestano come schemi di tensione automatici. Il lavoro somatico, quindi, è essenziale per agire a un livello profondo e trasformare i comportamenti condizionati.
Ogni enneatipo non è una semplice etichetta, ma una strategia difensiva complessa e profondamente radicata. Questi meccanismi sono nati per proteggerci da paure e dolori fondamentali. La "personalità" o l'ego, in questa visione, è un sistema di difesa incarnato, un modo di essere fisico nel mondo, sviluppato fin dalla prima infanzia, spesso prima che avessimo le parole per descriverlo.
Comprendere la propria strategia difensiva è il primo passo per la crescita. Ci aiuta a riconoscere i nostri punti ciechi e i nostri schemi di comportamento automatici, aprendo la strada a modi di pensare e agire più sani. Questa prospettiva ci mostra che la crescita personale non può avvenire solo a livello mentale o emotivo, ma deve coinvolgere il corpo.
Sebbene ogni persona sia unica, ogni enneatipo tende a manifestare schemi somatici specifici. Il corpo diventa una bussola diagnostica e terapeutica. Ad esempio:
La conoscenza del nostro enneatipo può indirizzarci verso pratiche somatiche specifiche.
Allo stesso modo, l'osservazione dei nostri sintomi fisici e delle nostre posture può fornirci indizi sul nostro enneatipo.
Questo approccio bidirezionale rende il lavoro somatico un intervento altamente personalizzato, che va oltre la terapia generica per agire sulle radici delle nostre difese e dei nostri schemi di tensione.
Riflessione finale: Il corpo non mente. È l'espressione tangibile della nostra storia e delle nostre strategie di sopravvivenza. Riconoscere e ascoltare i segnali del nostro corpo è il primo passo per un'autentica trasformazione.
Postura che riflette l'inibizione dell'aggressività (es. "rettilizzazione delle curve" nella colonna vertebrale).
Crociata contro il piacere, negazione degli impulsi naturali.
La rabbia interna non espressa si manifesta come tensione e rigidità muscolare.
Il corpo "porta" i fardelli degli altri, sopprimendo i propri bisogni.
Postura che impedisce l'apertura, difficoltà nel ricevere aiuto.
L'eccessiva generosità crea un carico somatico interno.
Postura "pronta all'azione", proiettata in avanti.
Il corpo è costantemente "in scena", orientato alla performance.
Tensioni croniche dovute allo sforzo di mantenere l'immagine e sopprimere le emozioni.
Postura "ripiegata" o introversa.
Il corpo incarna fisicamente il desiderio e la sofferenza interiore.
Il dolore cronico riflette la sensazione di sentirsi "incompleto" o frammentato.
Postura guardinga e ritirata, il corpo si "corazza".
L'energia è concentrata nella testa, mantenendo una distanza emotiva.
Il corpo crea barriere fisiche per evitare l'“invasione” esterna.
Il corpo è perennemente "in allerta" (lotta o fuga).
Postura guardinga o rigida, come preparazione a minacce, anche interne o immaginarie.
Tensione cronica nel core, sede della paura.
Energia corporea dispersa e non radicata.
Il corpo è un veicolo di fuga, costantemente in movimento.
Difficoltà a rimanere fermi, tensione dovuta all'eccessiva estensione.
Postura imponente, indurita e spesso aggressiva.
Tensione concentrata nel core e nella parte bassa della schiena.
Il corpo è una "centrale elettrica" che reprime le emozioni più "morbide".
Postura diffusa e poco radicata.
Il corpo manifesta la "auto-cancellazione" fisica.
Mancanza di confini energetici, inerzia e trascuratezza di sé.
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